Orobie orientali – mini trekking

Data evento:

Mini Trekking 23-24-25 giugno 2017

 

Trekking Orobie Orientali

Il “Sentiero delle Orobie” è un’opera alpina lombarda, in Italia, di grande rilevanza storica, naturalistica e alpinistica. Questo magico itinerario è stato inventato e realizzato negli anni 1950-1975 dalla sezione e sottosezioni CAI di Bergamo, sotto la spinta di Carlo Ghezzi, presidente della Sezione dal 1951 al 1962, e l’entusiasmo di Gianbattista Cortinovis che con alcuni collaboratori furono i principali artefici dell’opera.

Sono centinaia e centinaia ogni estate gli alpinisti, escursionisti e turisti che percorrono il “Sentiero delle Orobie” tra le forti manifestazioni della natura che si incontrano lungo un percorso di oltre 160 chilometri. Questo incantevole cammino attraversa da un capo all’altro la provincia bergamasca e collega tutti i rifugi CAI del versante meridionale delle Orobie. Il “Sentiero” è un affascinante percorso a tappe in quota, media 2.100-2.200 metri, con punte fino a 2.700 metri, che attraversa paesaggi vari e suggestivi sotto tutti i punti di vista, abbelliti da montagne di rara imponenza. Il tratto occidentale inizia dalla val Stabina mentre il settore Centro-Orientale parte dall’ambiente calcareo della val Canale, per congiungersi nella zona dell’alta valle Brembana, percorrere quella di alta montagna della valle Seriana (il circo dei giganti delle Orobie tra pizzo Redorta e pizzo Coca), attraversare la valle di Scalve, per concludersi nello spettacolare ambiente dolomitico della conca della Presolana, luogo privilegiato dal movimento degli arrampicatori, non solo bergamaschi.

 

1°giorno:

 Si parte dalla frazione Beltrame di Valbondione (940 m). Seguendo la strada per Lizzola, dopo il tornante sulla destra (circa 200 m) in prossimità di un bar, una strada sterrata parte  sulla sinistra e, con pendenza regolare, si inoltra nel bosco. Innalzandosi si risale così il fianco della valle, lasciando in basso il corso del fiume Serio. Dopo aver attraversato alcuni valloni si raggiunge la stazione inferiore della teleferica che trasporta i viveri al rifugio. La strada sterrata diventa ora una mulattiera che, uscendo dal bosco, continua a salire per piegare poi bruscamente verso sud (1599 m) e compiere diversi tornanti. Dopo aver incrociato il sentiero 305/306 (1748 m) si prosegue ora verso nord e, dopo aver percorso un tratto “aereo” scavato nella roccia del monte Verme, si è al rifugio Curò (1915 m).

 

Salita m Discesa m Percorso km Difficoltà
900 0 6.60 E
Tempo ore Carta Periodo Accompagnatore
3/4 CAI Bergamo giugno Pietro Artuso
Collaboratori Coassin- Fanton- Vecchiato- De Vincenti ?- Vivian ?

 

2°giorno:

Dal rifugio (1915 m) si costeggia il lago artificiale del Barbellino seguendo la comoda mulattiera che attraversa la Val Cerviera (sentiero 321), la Valle del Trobio e risale la valle del fiume Serio verso il lago naturale. Il sentiero 310 si stacca sulla sinistra a quota 2050 m circa (dopo aver superato un ponte) e risale il vallone che scende dal lago di Malgina, ora sul lato destro, ora sul sinistro, con numerose svolte. Si arriva al lago di Malgina (2340 m), si attraversa nuovamente il torrente emissario e si lascia sulla sinistra il sentiero 335 che sale al passo del Bondone. Si rimonta il versante est sovrastante il lago raggiungendo i piani che ospitano il lago Gelt (2560 m) ed altri numerosi specchi d’acqua senza nome. Sempre procedendo in direzione est si punta ad un ripido canalone di sfasciumi e massi che faticosamente si risale con numerose svolte fino alla bocchetta del Gelt (2727 m) e, sempre con svolte, si ridiscende il ripido versante che sovrasta l’ampia sella del passo di Caronella (2612 m).

 

Salita m Discesa m Percorso km Difficoltà
700 700 7.00 E
Tempo ore Carta Periodo Accompagnatore
5 CAI Bergamo giugno Pietro Artuso
Collaboratori Coassin- Fanton- Vecchiato- De Vincenti ?- Vivian ?

 

 

3° giorno:

 Dal rifugio (1895 m) si percorre la mulattiera che scende a Valbondione (non scendere per la variante diretta!) e, una volta superato il tratto scavato nella parete rocciosa, si prosegue fino al primo tornante a quota 1750 m circa. Si lascia l’ampio sentiero 305 che scende a Valbondione per tenere la sinistra (cartello) e proseguire con percorso a mezzacosta attraversando alcuni canali (prestare attenzione!), incrociando poco dopo il sentiero 306 che scende a Lizzola, si prosegue per strada fino a Valbondione.

Salita m Discesa m Percorso km Difficoltà
240 1000 12.00 E
Tempo ore Carta Periodo Accompagnatore
4 Cai Bergamo giugno Pietro Artuso
Accompagnatori Coassin- Fanton- Vecchiato- De Vincenti – Vivian

  

   

Presentazione in sede mercoledì 14 giugno 2017 ore 21.00

N.B. Sono aperte le preiscrizioni,

 telefonare ore pasti al 3400039816/ 3385477864,

o in sede nei giorni di apertura.

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